Mondo Nuovo: Algoritmo

Mondo Nuovo: Algoritmo

Giugno 1, 2020 0 Di Marta Cerù

La parola algoritmo la catturo dalla recensione di una studentessa del Liceo Virgilio di Roma, sezione scientifico, del quinto anno 2019-2020, Bianca Di Veroli, selezionata dal Premio Asimov. Si tratta di un premio che ‘ha lo scopo primario di promuovere la cultura scientifica nelle giovani generazioni proponendo la lettura critica di libri di divulgazione scientifica, pubblicati o tradotti in italiano negli ultimi due anni‘.

Dal Regolamento si evince che una Commissione Scientifica Regionale propone opere di divulgazione scientifica. Tra queste ne vengono scelte cinque che verranno sottoposte a una giuria di studenti partecipanti al premio, invitati a leggere i volumi, recensirli e votarli. Le migliori recensioni vengono selezionate e sulla base dei voti uno dei libri vince il primo Asimov così come la migliore delle recensioni. Lo scritto che segue ha partecipato al Premio Asimov 2020 e riflette sul volume “L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro ci aiuta a cambiarlo” di Alessandro Vespignani (Il Saggiatore).

Scrive Bianca Di Veroli, le cui parole possono essere anche ascoltate nel video YouTube del Canale Premio Asimov: “Viviamo in un mondo in cui ciò che accade intorno a noi, i nostri bisogni e le nostre prossime mosse sono costantemente previsti. Viviamo in un mondo magico dove un gruppo di indovini digitali ci svela cosa sta per succedere o cosa sarebbe meglio che facessimo. I dati del singolo individuo vengo confrontati con quelli di milioni di altre persone e ci fissano in schemi che permettono di prevedere i nostri gusti e le nostre inclinazioni politiche e religiose. In questo modo, questi dati permettono le analisi del presente e disegnano le mappe del nostro futuro. Questo meccanismo funziona grazie ai cosiddetti “algoritmi”, una serie di espressioni matematiche usate per trovare associazioni e identificare tendenze, che, diventando ogni giorno più raffinati, porteranno a un domani privo di segreti, prevedibile e, quindi, sopratutto, controllabile. 

Dobbiamo essere consapevoli che queste mappe del futuro hanno i loro difetti e le loro incertezze e non dobbiamo, quindi, affidarci totalmente ad esse. La predizione dev’essere costantemente riformulata, misurando le modifiche nel comportamento degli individui in modo da rintracciare la traiettoria futura a seconda dei dati più recenti. Questi errori hanno anche, però, un lato positivo. Solo attraverso questi ultimi possiamo, infatti, capire cosa non funziona nei dati, nei modelli e negli algoritmi che utilizziamo e cosa serve per migliorarli. La scienza delle previsioni ha due facce; da un lato può essere uno strumento di progresso potentissimo, dall’altro può essere uno strumento di controllo delle masse, attraverso il quale dati e algoritmi vengono usati per la manipolazione a fini politici ed economici. Questo ruolo negativo va attribuito, in realtà, alla mancanza di consapevolezza da parte del pubblico di quali poteri e opportunità ci offrono gli algoritmi. Viviamo in un mondo scandito quotidianamente da dati, algoritmi e previsioni, ma solo poche persone sono realmente interessate a capirne il funzionamento. Per questa ragione gli algoritmi sono considerati degli indovini gestiti da un gruppo ristretto di eletti. 

Bisogna capire l’immenso potere insito nelle previsioni, destinato a cambiare l’assetto delle relazioni umane e delle interazioni fra l’uomo e la realtà che lo circonda. Infatti, l’autore, il professore di Fisica e Informatica alla Northeastern Univerity di Boston Alessandro Vespignani, vuole “smitizzare” l’aspetto magico di questi idoli digitali, raccontare da dove vengono e di cosa sono fatti per mostrare il loro potere, ma, anche, le loro debolezze. Così scrive: ‘La definizione di un’etica delle previsioni è un problema complesso che necessita di un lungo percorso di lavoro a cui devono contribuire tutte le forze del pensiero scientifico, politico e filosofico. Se però c’è un punto di partenza in questa direzione, è l’acquisizione da parte della società, di tutti gli individui, di una maggiore consapevolezza del potere dei nuovi oracoli digitali. Una consapevolezza che passa attraverso la possibilità di comprendere e capire.

Vespignani non si limita a spiegare come gli algoritmi riescano a predire le attività quotidiane, ma mira ad analizzare fenomeni molto più grandi, come la diffusione delle epidemie, i comportamenti del mercato azionario, le dinamiche sociali collettive e i risultati elettorali. Il vero valore risiede nella volontà di svegliare le coscienze dei singoli individui dal loro torpore e renderle consapevoli di questi nuovi meccanismi” (by BIANCA DI VEROLI).